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180 colour plates / Testo e 180 fotografie a colori di David Campany
Paperback book in book / All'interno del volume è contenuto un altro volumetto sciolto
8vo. pp. 232. . Perfetto (Mint). . Prima edizione (First Edition). .a Handful of Dust è una ipotetica storia del secolo scorso e un viaggio visivo attraverso alcune delle sue immagini più improbabili. Supponiamo che l'era moderna abbia inizio nel mese di ottobre del 1922. Una piccola rivista d'avanguardia francese pubblica una fotografia di una lastra di vetro ricoperta di polvere. Il fotografo è Man Ray, il vetro è di Marcel Duchamp. In un primo momento i due descrivono la foto come una immagine scattata da un aeroplano. In seguito la chiamano Dust Breeding. E' astratta, è realista. E' un'opera d'arte, è un documento. E' rivoltante e coinvolgente. Le macchine fotografiche dovrebbero essere tenute lontane dalla polvere, ma i due artisti trovano la cosa molto fotogenica. Nello stesso periodo, una piccola rivista inglese pubblica The Waste Land di TS Eliot. "I will show you fear in a handful of dust." E se la polvere è davvero la chiave interpretativa per gli anni a venire? Perché non ci piace? È cosmica? Siamo polvere di stelle, dopo tutto. È domestica? Inevitabile e indisciplinata, la polvere è la nemica dell'ordine moderno, il suo altro represso, la sua nemesi. Ma ha una sua storia da dire. Le connessioni di Campany spaziano in lungo e in largo, dalla ricognizione aerea al dustbowl americano, all'ultimo viaggio in auto di Mussolini, alle guerre in Iraq. a Handful of Dust ha accompagnato la mostra omonima di Campany, a cura di Le Bal, Parigi (16 ottobre 2015 - 17 Gennaio 2016), con opere di Man Ray, John Divola, Sophie Ristelhueber, Mona Kuhn, Gerhard Richter, Xavier Ribas, Nick Waplington, Jeff Wall e molti altri, accanto a foto anonime per la stampa, cartoline, pagine di riviste e film.
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