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1945: l'Italia tra fascismo e democrazia -  Mauro Forno - copertina
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1945: l'Italia tra fascismo e democrazia
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1945: l'Italia tra fascismo e democrazia -  Mauro Forno - copertina
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Descrizione


La dolorosa esperienza della guerra e del suo tragico epilogo tracciano un solco profondo nella storia del paese, scandiscono in maniera inequivocabile la fine di un'epoca e l'inizio di un'altra. Da quella frattura si pongono le basi per la nascita di un diverso sistema dei partiti, per l'introduzione di un nuovo assetto istituzionale, per l'inserimento del paese in una ben definita sfera di influenza, per un cammino, pur incerto e contrastato, verso la democrazia. Il 1945 va dunque ricostruito come un anno terribile e straordinario, incerto ed eccezionalmente intenso: di certo, come uno dei periodi di maggiore crisi e risveglio della storia nazionale.
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Dettagli

2008
17 aprile 2008
150 p., Brossura
9788843045303
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Indice

Introduzione 1. Un conflitto al suo epilogo L'alba del 1945 / Le scelte / Le forze in campo / Il governo di Roma / L'occupazione tedesca al nord / L'occupazione alleata al centro-sud / L'agonia del governo della RSI / I velleitari sforzi della propaganda mussoliniana / 2. Resistenze e guerra partigiana / Le componenti / La resistenza civile / I partiti e il CLN / Il peso del CLNAI / Le 'guerre' della Resistenza / Chiesa e cattolici nel conflitto / Le 'zone grigie' / 3. La resa dei conti / Le sofferenze della popolazione / L'insurrezione / La morte di Mussolini / Piazzale Loreto / L'ora della violenza insurrezionale / La conta dei morti / Le foibe / L'epurazione nei tribunali / 4. Le speranze di un popolo / Le condizioni generali / I problemi politici / La collocazione internazionale del paese / Stati Uniti e ricostruzione / La parentesi liberista / Il ruolo del sindacato / Il "vento del nord" / Nuovi slanci culturali / 5. Divisioni e lacerazioni / Nord e sud / Vecchi e nuovi problemi del Mezzogiorno / Le sinistre / Il fronte dei partiti laici / Il fronte cattolico / Alla ricerca del consenso / L'Uomo qualunque / Le decisioni pre-elettorali / 6. Ferite indelebili e rimozioni politiche / La rimozione politica del passato / I nuovi stati d'animo / I fantasmi dei lager / Il ritorno dei reduci / Un trapasso quasi indolore / La memoria ufficiale della Resistenza / 7. La politica e le sue scelte / Il superamento dei CLN / Il peso del mondo femminile / Il fronte capitalista / Dopo l'illusione corporativa / Il governo Parri / I principali obiettivi / La rapida ascesa di De Gasperi / La fine del 'governo della Resistenza' / Un democristiano alla guida del paese / Note / Bibliografia /

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ilbaronerampante
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Opera di ottimo valore divulgativo, adatto a chi si approccia alla storia contemporanea italiana ma anche un pubblico più attento. L'autore non si lascia influenzare da ideologie.

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Se vi sono anni che più di altri meritano di essere considerati singolarmente per il loro ruolo al contempo storico e simbolico, il 1945 è certamente uno di questi. Nel suo saggio, breve quanto denso e arricchito da una vasta bibliografia, Forno traccia una sorta di mappa delle vicende politiche e sociali dell'Italia del 1945, a partire dagli ultimi mesi della seconda guerra mondiale, caratterizzati dall'occupazione tedesca al Nord, dalla presenza alleata al Centro-Sud e dalla lenta agonia della Repubblica sociale italiana. Emergono quindi i grandi attori della lotta partigiana e del Cln, la cui evoluzione è narrata con rigore storico scevro da mitizzazioni e in cui non mancano anche vive pennellate sulle condizioni della popolazione italiana e su episodi foschi, come il difficile rientro dei prigionieri di guerra italiani, le foibe carsiche e la (mancata) epurazione delle figure più vicine al regime fascista. Quindi, con il 25 aprile, "assieme l'ultimo atto di una stagione dolorosa per il paese e il primo di una del tutto nuova", Forno mostra quanto il 1945 sia veramente stato, come suggerisce fin dal titolo del suo lavoro, un anno-cerniera nella storia italiana, ne ripercorre le vicende sindacali e partitiche e il controverso ruolo esercitato dal governo Parri, fino ai primi segnali dell'irresistibile ascesa di De Gasperi, sempre conscio del fatto che "ritornare al 1945 oggi implica, per una fetta non trascurabile di italiani, ripercorrere un passato poco conosciuto, sostanzialmente trascurato dalle giovani generazioni, precocemente rimosso da chi – pur anagraficamente partecipe degli eventi e spesso vittima della tragedia del conflitto – aveva allora come oggi scelto di non schierarsi, rifiutando la semplice alternativa tra neofascismo e antifascismo".
Francesco Regalzi

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