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Conoscevo la storia vera di questa tragedia e ho acquistato il manga incuriosita da come una vicenda così orribile potesse venir trasformata in un manga. Che dire, wow, triste e commovente rende l'idea del dolore e del vuoto di questa faccenda. Originale il punto di vista scelto dagli autori per raccontare, quello di uno dei rapitori. Non scende in dettagli inutilmente scabrosi ma fa comunque sentire il lettore spaesato in un mondo che si viene a formare fatto da cattiveria senza senso e sensi di colpa.
Molto interessante, ne consiglio la lettura.
Il racconto di 17 anni, ispirato da un fatto di cronaca nera avvenuto realmente, è davvero crudo e interessante. Non saranno tanto gli atti barbari o la crudeltà dei protagonisti a farvi rabbrividire, quanto invece l'indifferenza della società e delle istituzioni verso i colpevoli. L'edizione è raccolta in 4 volumetti dentro un cofanetto di cartoncino come Jpop altri prodotti Jpop simili.
Bello e doloroso sono i primi due termini che mi vengono in mente pensando a questo manga seinen portato in Italia da J-Pop. Una collection box di pregio che, in quattro volumi, ci butta in faccia l'orrore di un evento che sconvolse il Giappone durante gli anni '80. La banalità del Male ha il volto di una baby gang, di vittime che diventano carnefici e che nel silenzio della complicità di un mondo adulto che si gira dall'altra parte, arriveranno a compiere gesta di inaudita violenza. Gli autori scelgono di descrivere la violenza in modo non troppo esplicito, lasciando ai volti, agli occhi dei protagonisti il compito di toccarci nel profondo ed in fin dei conti credo vada bene così. Un'opera che cattura, che sa sensibilizzare e riflettere