"Attrice italiana. Esordisce sul grande schermo alla metà degli anni '50; bruna, prosperosa, tipica bellezza mediterranea, caratterista di un certo talento, si impone con l'interpretazione di ruoli secondari in svariate pellicole in costume come la biblica Giuditta e Oloferne (1959) di F. Cerchio. Nel 1961 viene scelta per interpretare la baronessa Rosalia Cefalù nel grottesco e divertente Divorzio all'italiana di P. Germi accanto a uno strepitoso M. Mastroianni: notevolmente imbruttita, dà vita a un personaggio ingenuo e bisognoso d'affetto che le rassomiglia nella sua fragilità (durante la lavorazione del film tenta il suicidio perché innamorata del regista, gravemente colpito da paresi facciale). Seguiranno pochi altri ruoli importanti e abbandonerà le scene alla metà degli anni '60. La si ricorda sensibile Rita nel letterario La noia (1963, dal romanzo di A. Moravia) di D. Damiani e ambigua Hélène nel cinico giallo Sinfonia per un massacro (1964) di J. Deray."