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Anno edizione: 2018
Anno edizione: 2018
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E molto interessante lo consiglio vivamente
Gli studenti sono un pubblico esigente e dai gusti imprevedibili. Questo romanzo è piaciuto molto. Si sono immedesimati nelle vicende di quattro ragazzi, dalle personalità diverse, costretti dalla guerra a diventare grandi troppo in fretta. Un successo.
«Poi la guerra cominciò ad andare male, e ad avvicinarsi, e aumentarono i pericoli e i disagi. Allora la gente fu palesemente scontenta. Disse che la guerra era una cosa orrenda e bestiale, e desiderava la pace, qualsiasi pace. Crollò il governo e l'ordine della nazione, e il popolo fu diviso. Quasi tutti vissero aspettando. La guerra sarebbe finita un giorno o l'altro, forse presto.» Che dire, il meccanismo è collaudato; la chiamiamo escalation, che assieme alla devalutation, sanction, inflation e recession dà corpo a una formula pentenaria dagli effetti tangibili. «Così la gente continuava a vivere, come poteva, perché qualcuno dava loro abbastanza cibo per non morire. Aspettavano che la guerra finisse. Questo era essenziale, arrivare vivi a quel punto. Poi qualcun altro li avrebbe aiutati a vivere ancora, in un mondo che pensavano migliore.» Pubblicato nel '47, ma il 'format' si adatta bene a varie epoche: un altro giro di giostra. Il titolo originale a cui Berto aveva inizialmente pensato era 'La perduta gente', e infatti, di gente perduta si tratta; perduta nei vortici della guerra che risucchia vite, le spariglia e sparpaglia; spesso le annienta, talvolta le fonde rinvigorendole. Lo spartiacque di un bombardamento, e la II° guerra viene vissuta e narrata da un punto di vista adolescenziale - ma di un'adolescenza breve perché bisognava diventare adulti velocemente - reso soprattutto attraverso dialoghi, che però mi ha dato minore soddisfazione de 'Il male oscuro', scritto quasi vent'anni dopo, a me più affine, più maturo di pensiero e di scrittura. Questo titolo a tratti mi ha estraniata: ero lì, ma non ero lì; il mio pensiero fuggiva spesso dalle righe non riuscendo a stabilire con le parole una connessione stabile. Mi è mancato qualcosa e mi ha lasciato il sapore acerbo da esordiente.
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