La grande battaglia. Il regno di Ga'Hoole

Facciamo che vale come recensione per i due volumi completi e facciamo pure che in realtà quelle tre stelle sarebbero un 3,5, dai, perché la compagnia è proprio buona. Mi dispiace solo che poteva essere meglio, ecco, soprattutto l'ultimo libro per la miseria e soprattutto gli ultimi capitoli. La grande battaglia finale finisce così, senza che tu te ne accorga, col discorso di Ezylryb che dovrebbe farci tutti contenti mentre di Nyra pare si siano tutti dimenticati. L'autrice invece sembra essersi del tutto dimenticata di Zietta, il personaggio più crudele e potenzialmente il più interessante, sono costernata, continuavo ad aspettarla nelle ultime pagine e invece niente. E poi la caduta di Sant'Aggie, Skench e Spoorn che non si capisce cosa vogliano, Eglantine ingiustamente defilata dopo il suo grande momento nel secondo libro, e be', va detto, Soren. Soren purtroppo rimane un po' costruito a metà. Colpa anche del fatto che il rapporto con colui che dovrebbe essere il suo mentore sostanzialmente viene affidato all'immaginazione del lettore. Ci sta, per carità, ma fino a un certo punto. Arrivati al passaggio delle consegne ho pure pensato "Oh oh, okay, meglio tardi che mai". Dopodiché invece più nulla. Ma, tipo, nulla, neanche quando pensi "Be', dai su, Lasky, muoviti, è ora". Insomma, si è capito, c'è davvero un sacco di roba che non va e questo purtroppo vi farà pensare che non sia un granché come saga, e invece penso sia abbastanza un errore perché al di là di incoerenze e occasioni mancate, questo mondo ti cattura fino in fondo, così ci si ritrova a guardare il mondo con gli occhi di un rapace notturno e dire come Twilight di noi umani "Non mi stupisce che non siano durati a lungo".

Una storia molto carina, simpatica e avventurosa. Scritta in modo semplice, per un pubblico giovane. Secondo me originale, insegna anche qualcosina sul mondo dei rapaci, che nel loro genere sono molto affascinanti. Consiglio di vedere anche l'omonimo film, che è stato fatto veramente bene, bellissimi effetti visivi digitali!

Scritta in modo semplice e diretto, con un’ambientazione abbastanza interessante, questa saga può risultare una lettura gradevole. Personalmente non mi ha certamente entusiasmato, tuttavia devo ammettere che in certi tratti risultare sorprendentemente coinvolgente. Nel complesso ho trovato la trama più intrigante rispetto a quella dei primi tre libri. Va considerata una lettura per giovani, resa più “profonda” da diversi temi moralistici su cui l’autrice insiste molto. La libertà di pensiero e di conoscenza, la questione razziale, la morale e la coscienza, il perdono e la vendetta... Tanti, numerosi, messaggi a volte purtroppo trasmessi dando vita a situazioni leggermente forzate e fin troppo inverosimili. Come ho detto è una lettura gradevole, carina. Fra tre e quattro stelle.