Morte nel chiostro

La scrittura, e con essa i temi trattati, di Marcello Simoni, mi hanno sempre incuriosito molto, pur non avendo ancora letto alcuna delle sue saghe più conosciute piuttosto che i romanzi autoconclusivi. Con curiosità, quindi, ho approcciato a quest' ultima fatica, Morte Nel Chiostro. L'affascinante impianto (romanzo storico che si sviluppa interamente in piccolo monastero a Ferrara, nell' arco di un solo giorno) cozza con una storia prima di particolari sussulti e con personaggi piuttosto stereotipati, senza che picchi alcuni, sia nella trama che nella profondità del romanzo, facciano apprezzare piu di tanto l'opera. Così, in un susseguirsi di eventi piuttosto scontati che dipaneranno la matassa costruita dal bravo autore, e l'ingresso via via di nuovi personaggi come se si trattasse una rappresentazione teatrale (come dicevo sopra, quasi interamente solo funzionali alla storia e provi di particolare caratterizzazione), l'arco narrativo, supportato dalle belle illustrazioni dell' autore stesso, si esaurisce presto, lasciando una buona sensazione per via della magica atmosfera, quella sì ottimamente ricostruita. Peccato per una trama troppo debole ed inutilmente articolata, e personaggi troppo costruiti a tavolino, altrimenti ci saremmo trovati in presenza di un romanzo notevole. Da rivedere magari in contesti diversi, per ora Simoni raggiunge la sufficienza.

Romanzo storico,sì, ma svolto con leggerezza. La narrazione è lenta e molte parti sono superflue. Dinamiche poco comprensibili e inutili. Il filo conduttore è debole .

Sufficiente è il mio giudizio su quest'ultimo romanzo di Simoni e il motivo di questo giudizio è che non è un romanzo all'altezza dei precedenti.