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La generazione degli anni perduti. Storie di Potere Operaio
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generazione degli anni perduti. Storie di Potere Operaio
Il volume raccoglie le "confessioni" di chi, in questi ultimi trent'anni e nonostante i numerosi processi, non aveva mai accettato di raccontare la propria militanza politica, anche per evidenti motivi di carattere giudiziario. I protagonisti, tanti e tutti militanti a tempo pieno, hanno accettato di guardarsi dentro e di ripercorrere quegli anni, senza revisionismi e senno di poi, convinti che non tutto sia da condannare o, peggio ancora, da buttare: ci furono un modo di innamorarsi, di diventare amici, di credere e di sperare, di fare politica, di essere antagonisti che non necessariamente coincisero con la lotta armata e le sue successive degenerazioni.
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Pagine:
VI-356 p.
EAN:
9788806164171
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vitaliano bacchi
23 dicembre 2020
Un autore intelligente e coraggioso Aldo Grandi, capace di sintetizzare con questa opera la vicenda marxista in Italia negli anni difficili della strategia fascista della tensione e del progetto rivoluzionario della sinistra comunista extraparlamentare. I suoi protagonisti, Piperno, Toni Negri, Morucci, Savasta e gli altri, di essi Grandi trova il modo di farne anche la psicologia essenziale oltre che l'analisi ideologica delle loro velleltà politiche. Fecero irruzione in quegli anni nella cultura italiana la psicoanalisi ed il marxismo che prima col fascismo poi con la morale cattolica erano al bando e queste idee nuove costituirono il manuale della ideologia della liberazione che in quegli anni andava declinandosi per la prima volta con modelli popolari e spontanei che furono opposti alla reazione fascista di Ordine Nuovo e dei gruppi spontanei della destra eversiva, alacri sul progetto opposto del viatico al colpo di stato militare, paradigma di ogni fascismo. Di questi protagonisti di Potere Operaio e della velleità rivoluzionaria viene esaminato l'entourage operativo con Feltrinelli ideatore di un progetto castrista da sperimentare in baia sardinia, Mario Tronti acutamente valutato da Grandi di prosa solo manierata ed estetizzante riproduttiva del linguaggio esortativo e canzonatorio dei testi marxisti, Toni Negri che Aldo Grandi non ama e che reiscrive in un contesto eversivo meno importante di quanto abbia fatto finora l'agiografia marxista e anche giudiziaria. E' Franco Piperno il modello marxista del tempo che Grandi indica come il migliore il più attendibile il più preparato e anche il più serio e pratico nella teorizzazione delle strategie sociali di classe e nella teoria del diritto proletario alla occupazione degli alloggi sfitti, alla insolvenza delle obbligazioni per oneri finanziari di utenza e dei consumi domestici. Il vero leader di una rivoluzione che non c'è stata.
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Amilcare Grieco
22 ottobre 2007
Credo sia l'unica opera omnia sull'esperienza di PotOp. Non molto lineare nell'esposizione cronostorica ma coerente in quella dell'evoluzione ideologica e delle successive diaspore e frazionamenti del movimento che voleva farsi partito, ponendosi alla sinistra di Lotta continua, con cui condivisero uomini e idee fino ad un punto del percorso, con il relativo scioglimento di PotOp che porterà tanti degli appartenenti a formare la pletora dell'Autonomia operaia. Un libro non certo fluido, sconsigliato a chi si avvicina per la prima volta allo studio delle organizzazioni di estrema sinistra ma che offre una lucida quanto preziosa testimonianza di uno dei movimenti più attivi e variegati dell'intero panorama politico antagonista MONDIALE.
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