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Da nessuna parte - Yasmina Reza - copertina
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Da nessuna parte - Yasmina Reza - copertina

Descrizione


In ciascuno di noi, figlio o genitore, l'infanzia lascia delle tracce, luminose o dolorose, che rimangono per tutta la vita, indipendentemente da chi siamo o da dove veniamo. E mentre ogni scrittore si trova, prima o poi, a confrontarsi con questa stagione della vita, nel caso della Reza la ricerca risulta impossibile perché, per lei, "non ci sarebbe nessuna parte dove ritornare".
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Dettagli

2012
2 maggio 2012
56 p., Brossura
9788877686015

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alida airaghi
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Cinque brevi racconti della scrittrice "iraniana, russa, ebrea, ungherese", naturalizzata francese,Yasmina Reza, nota a livello internazionale soprattutto per la sua produzione teatrale: scritti con levità e sospesa malinconia, quasi con pudore e timore di approfondire sentimenti e situazioni, evitando descrizioni accurate di luoghi e figure. Non si tratta nemmeno di ricordi: immagini,piuttosto, sensazioni che hanno qualcosa di impressionistico. Acquerelli dai colori tenui. "I luoghi mi ispirano quando li vedo da una strada o da un treno per esempio".Mai da molto vicino, piuttosto dall'alto,o di lato. Come quando racconta il rito del saluto ai suoi bambini che vanno a scuola, il timore di seguirli troppo con gli occhi, o troppo poco. La paura di penetrare con eccessiva partecipazione nelle vicende altrui, nelle anime degli altri: che così vengono colti in un solo gesto (il tuffo in piscina,un maglione nero con le frange,il cocker nero inquietante dei genitori,la camera troppo ordinata dell'adolescenza..) E tutto viene come mediato,filtrato,attraverso lo spettro impersonale della letteratura; i sentimenti rivivono soprattutto nelle parole degli scrittori più amati. Questa quasi estraneità alla vita reale ("occorre astrarsene o considerarla l'unica salvezza,con la sua banalità, le sue inerzie i suoi continui ricominciamenti?") viene motivata nel racconto finale,che dà il titolo al libro. L'autrice non ha origini,è una déraciné: "Io non ho radici, a nessun luogo è mai importato di me...Non conosco le lingue, nessuna lingua, dei miei padre, madre, antenati, non riconosco né terra né albero, nessun suolo è stato il mio.. non so di quale linfa mi sono nutrita.." Troppi luoghi e troppe lingue l'hanno resa lontana ed esclusa, incapace di riconoscersi in ricordi e tradizioni, incapace di rimpianti. E così la sua scrittura elegante e leggera dà al lettore l'impressione di uno smarrimento soffocato a lungo, di un disagio mai vinto, di una tristezza quasi rassegnata.

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Yasmina Reza

1959, Parigi

Drammaturga, scrittrice, attrice e sceneggiatrice francese, le cui opere teatrali sono state adattate e rappresentate in molti Paesi e hanno ricevuto svariati premi. Figlia di un ingegnere iraniano e di una violinista ungherese di origine ebraica, comincia la sua carriera teatrale come attrice, partecipando a rappresentazioni di opere contemporanee e di classici di Molière e Marivaux. La prima pièce da lei scritta, Conversations après un enterrement, rappresentata per la prima volta nel 1987, la vale il Premio Molière come miglior autore; La traversée de l'hiver vince invece il Molière come miglior spettacolo regionale.Il successo internazionale arriva con l'opera successiva, Art (1994; Einaudi 2006), tradotta e rappresentata in oltre trenta lingue,...

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