Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

La confessione - Mario Soldati - copertina
La confessione - Mario Soldati - 2
La confessione - Mario Soldati - copertina
La confessione - Mario Soldati - 2
Dati e Statistiche
Wishlist Salvato in 1 lista dei desideri
La confessione
Disponibilità immediata
11,00 €
11,00 €
Disp. immediata
Chiudi
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
11,00 € + 6,00 € Spedizione
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Usato Usato - Condizione accettabile
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
11,00 € + 6,00 € Spedizione
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Usato Usato - Condizione accettabile
Chiudi

Tutti i formati ed edizioni

Chiudi
La confessione - Mario Soldati - copertina
La confessione - Mario Soldati - 2
Chiudi

Promo attive (0)

Descrizione


Copertina: rigida, in tela. Sovraccoperta: cartonata con alette informative, usurata e sporca, ingiallita, strappata con mancanze anche in quarta, margini stanchi. Dorso:usurato, ingiallito con mancanze. Taglio: ingiallito. Frontespizio: ingiallito. Sguardi: ingialliti. Margini delle pagine: molto ingialliti. Pagine testo: ingiallite, brunite ai margini. Legatura: a filo. Molto buono (Very Good) .
Leggi di più Leggi di meno

Dettagli

1955
  • Prodotto usato
  • Condizioni: Usato - Condizione accettabile
2570160566008

Conosci l'autore

Mario Soldati

1906, Torino

Scrittore e regista italiano, Mario Soldati, dopo avere insegnato negli Stati Uniti, torna in Italia nel 1931 e intraprende la carriera di scrittore e di sceneggiatore (collabora alla stesura delle commedie La tavola dei poveri, 1932, di A. Blasetti e Il signor Max, 1937, di M. Camerini). Dopo alcune coregie, debutta da solo dietro la mdp con Dora Nelson (1939), sofisticato esempio di cinema dei «telefoni bianchi». Il suo cinema è ricco dal punto di vista figurativo e si distingue da buona parte delle produzioni italiane del periodo per la ferma attenzione che il regista pone al paesaggio, da lui visto non come parte ma come sostanza del racconto: in questo senso due opere come Piccolo mondo antico (1941) e Malombra (1942) rappresentano le vette di quel cinema poetico e...

Chiudi
Aggiunto

L'articolo è stato aggiunto al carrello

Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Chiudi

Chiudi

Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.

Chiudi

Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore